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Diamoci una scossa: prevenire è meglio che curare

Presentata a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, la II Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica. Vediamo insieme quali sono gli obiettivi

“Prevenire è meglio che curare”, recita un antico detto che si dimostra particolarmente azzeccato anche per parlare di terremoti. Le scosse colpiranno ancora il nostro territorio, è inevitabile. Bisogna farsi trovare pronti. Con questo spirito è stata presentata a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, la II Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, che si svolgerà domenica 20 ottobre 2019 in tutte le principali piazze italiane.

Ecco il pensiero degli attori protagonisti dell’evento

La conferenza stampa è stata aperta dall’intervento del Presidente di Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo: “Poco più di un anno fa presentavamo la prima edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, una scommessa. Oggi siamo qui, molto soddisfatti dei risultati ottenuti: coinvolti 7000 professionisti solo nella fase informativa, 500 piazze e circa 9000 unità abitative. La nostra è innanzitutto un’attività di sensibilizzazione affiancata dal supporto di uno strumento essenziale ancora poco conosciuto rispetto all’importanza che dovrebbe avere: il Sisma Bonus. Con questa nuova edizione, anche grazie all’ultimo decreto crescita, rinnoviamo il nostro obiettivo che è quello di spiegare al cittadino che diversi sono gli strumenti che abbiamo per mettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio”.

A seguire l’intervento del Presidente del CNI,Armando Zambrano: “La seconda edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione sismica ha riscontrato una grande disponibilità da parte degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, nonché quella delle altre professioni tecniche che aderiscono alla RPT e di altre associazioni. Segno che da parte del nostro mondo c’è una forte disponibilità ad affrontare questo problema. Purtroppo, non altrettanto possiamo dire per quanto riguarda la politica che, al di là del Sisma Bonus, fatica ad attivare iniziative atte a diminuire il rischio sismico, anche introducendo degli elementi che vadano verso l’obbligatorietà degli interventi. Oltretutto, oggi i professionisti hanno a disposizione tecniche per intervenire sui fabbricati senza l’obbligo, da parte dei cittadini interessati, di abbandonare le abitazioni. Insomma, non esistono più alibi“.

“Dopo l’edizione pilota dell’anno scorso, l’iniziativa ‘Diamoci una scossa!’ è arrivata a regime e si conferma come un’occasione per incentivare la cultura della prevenzione sismica nel nostro Paese, passando in primo luogo attraverso la responsabilizzazione dei professionisti tecnici – ha dichiarato il Coordinatore del Dipartimento Cooperazione, Solidarietà e Protezione Civile del CNAPPC, Walter Baricchi -. Il nostro è un impegno civile, che punta a orientare e informare il pubblico affinché acquisisca un maggior grado di consapevolezza delle situazioni di rischio e comprenda le potenzialità delle soluzioni tecniche e di sostegno economico oggi disponibili. Considerata la situazione, ormai nota a tutti, in cui versa il patrimonio edilizio e infrastrutturale italiano, sempre più caratterizzato da obsolescenza, serve interiorizzare che la manutenzione per essere efficace deve essere parte di una più generale strategia che riguardi la rigenerazione di città e territori”.

Il vicepresidente Ance, Rudy Girardi, ha sottolineato: “Ance ha scelto di essere partner della giornata nazionale della prevenzione sismica perché è importante fare sistema e contribuire a diffondere nel Paese la cultura della manutenzione. L’Associazione ha già avviato un percorso in questo senso, attraverso la creazione della piattaforma Ance-Deloitte, che vede le imprese associate impegnate in interventi incisivi di messa in sicurezza, anche di demolizione e ricostruzione, su tutto il territorio nazionale, grazie al meccanismo della cessione del credito. Ecco perché è indispensabile prolungare gli attuali incentivi fiscali, altrimenti rischiamo di bloccare quanto di buono è già stato avviato”.

Le conclusioni del ministro Margiotta

La conferenza è stata chiusa dal Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Salvatore Margiotta, che ha dichiarato: “La seconda Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica e il programma di prevenzione attiva ‘Diamoci una Scossa!’ dimostrano lo spirito di servizio che motiva migliaia di tecnici e Professionisti, attraverso il coordinamento degli Ordini di appartenenza, a mettersi gratuitamente a disposizione dei cittadini per diffondere la cultura della prevenzione sismica, favorendo un concreto passaggio ‘dal sapere al fare’. Un esempio virtuoso di collaborazione, come virtuoso il rapporto tra Stato e privati, che rappresenta la chiave di svolta per vincere sfide importanti. In quest’ottica è nato il Sisma Bonus, norma positiva, migliorata e certamente migliorabile, che sarà prorogato in legge di bilancio. Un’opportunità e un investimento per il futuro di un paese come l’Italia, dal patrimonio edilizio antico e dalla vulnerabilità sismica enorme”.

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